Mamma

Chi è stato il tuo insegnante più influente? Perché?

Ci sono persone che lasciano un segno nella nostra vita, non con parole altisonanti o grandi gesti, ma con la loro semplice esistenza. Per me, l’insegnante più influente non è stato qualcuno incontrato sui banchi di scuola, ma mia madre.  

Mia madre mi ha insegnato senza imporsi, senza alzare la voce, senza voler essere al centro dell’attenzione. La sua pacatezza era la sua forza, la sua tranquillità era un rifugio sicuro, la sua discrezione un’arte rara. Non aveva bisogno di dimostrare niente a nessuno, perché la sua educazione e la sua cultura parlavano da sole. Era una donna di grande professionalità nel suo lavoro, eppure non si vantava mai di ciò che sapeva. Parlava solo quando serviva, al momento giusto, con parole pesate e preziose.  

Ma forse il suo insegnamento più grande è stato il modo in cui ha vissuto l’amore e il dolore. Dentro di sé ha portato, con infinita dignità, il grande amore per me e mio padre, e il dolore silenzioso per la sua perdita prematura. Non ha mai trasformato la sofferenza in rabbia, non ha mai cercato compassione. Ha semplicemente vissuto, con forza e grazia, facendomi capire che il dolore non sempre ha bisogno di essere gridato per essere immenso.  

Solo quando l’ho persa ho davvero capito quanto mi aveva insegnato. Il valore del silenzio, la bellezza della discrezione, la potenza dell’amore che non chiede nulla in cambio. Se fossi anche solo la metà della persona che era lei, sarei una persona migliore.  

Forse non sempre ci rendiamo conto, nel momento in cui li abbiamo accanto, di quanto alcuni insegnanti ci stiano cambiando la vita. Io l’ho capito tardi, ma ogni giorno cerco di portare con me ciò che mi ha lasciato. E in questo modo, in qualche modo, lei continua a vivere attraverso di me.