Alla Scoperta de “Il Giardino di Carta” al Santa Maria della Scala

Recentemente ho avuto il privilegio di partecipare all’inaugurazione della mostra “Il Giardino di Carta”, ospitata al Santa Maria della Scala di Siena. Questa esperienza si è rivelata particolarmente speciale perché l’ho condivisa con i miei studenti, con i quali abbiamo avuto l’opportunità di incontrare l’artista e discutere insieme delle sue opere, delle sue ispirazioni e dei suoi processi creativi. La mostra ci ha offerto un’occasione unica per esplorare il legame profondo tra arte, natura e storia, immergendoci in un viaggio visivo e sensoriale che non solo arricchisce culturalmente, ma stimola anche una riflessione sul nostro rapporto con l’ambiente che ci circonda.

Il Giardino dei Semplici: Un Viaggio nel Passato

Il titolo della mostra, “Il Giardino di Carta”, è un chiaro riferimento al Giardino dei Semplici, un antico spazio botanico che affonda le sue radici nel Medioevo. Un tempo situato vicino al Santa Maria della Scala, il Giardino dei Semplici era un orto destinato alla coltivazione di piante medicinali, un luogo di studio e ricerca per gli antichi medici e studenti dell’Università di Siena. Le piante raccolte qui, chiamate “semplici”, erano utilizzate per la preparazione di rimedi naturali, in un perfetto intreccio tra scienza, medicina e natura.

Oggi, il Giardino dei Semplici non esiste più al suo posto originario, ma si trova nell’Orto Botanico dell’Università di Siena. Tuttavia, il suo spirito di connessione tra natura e sapere vive ancora, e l’artista ha scelto di ispirarsi a questo luogo per dare vita alla sua mostra. “Il Giardino di Carta” non è solo un omaggio alla bellezza del giardino in sé, ma anche un riflesso della sua valenza storica e simbolica: un luogo di cura, di studio e di incontro tra scienza e natura.

L’Arte di “Il Giardino di Carta”

Le opere esposte nella mostra “Il Giardino di Carta” sono un’interpretazione artistica della natura, della vita e della trasformazione. L’artista, Primarosa Cesarini Sforza, ha scelto la carta come materiale principale delle sue creazioni, un materiale fragile e delicato che, attraverso l’arte, acquista una nuova forza espressiva. Ogni pezzo sembra emergere come un giardino immaginario, dove forme di piante, fiori e foglie si intrecciano creando paesaggi evocativi e simbolici.

La tecnica utilizzata dall’artista è straordinaria: la carta è manipolata con grande abilità, creando composizioni che giocano con la forma e il colore, ma anche con la percezione del tempo e della trasformazione. La carta, come un elemento effimero, diventa il veicolo ideale per raccontare la fragilità della natura e la sua bellezza transitoria. Ogni dettaglio sembra essere pensato per evocare non solo la bellezza della vegetazione, ma anche la sua precarietà, un concetto che invita lo spettatore a riflettere sull’importanza di preservare l’ambiente naturale che ci circonda.

La Mostra e la Partecipazione degli Studenti

La visita alla mostra è stata particolarmente significativa per me, non solo come appassionata d’arte, ma anche come educatrice. Avere l’opportunità di esplorare le opere con i miei studenti, discuterne insieme e porre domande all’artista, è stato un modo per stimolare la loro curiosità e il loro pensiero critico. I ragazzi, anche i più giovani, sono rimasti affascinati dalle composizioni e dalle forme naturali create con la carta, apprezzando la capacità dell’artista di trasformare un materiale così comune in qualcosa di straordinario.

L’incontro con l’artista ha permesso anche ai miei studenti di comprendere meglio il processo creativo dietro ogni opera, scoprendo come l’ispirazione e la ricerca storica possano influenzare un linguaggio artistico contemporaneo. In particolare, il concetto di “giardino” è stato esplorato sotto molteplici punti di vista: quello naturale, simbolico e anche quello storico. Questa riflessione ha permesso agli studenti di avvicinarsi all’arte contemporanea in modo coinvolgente e diretto, stimolando la loro creatività e curiosità.

Perché Consiglio la Mostra

“Il Giardino di Carta” è una mostra che consiglio vivamente a tutti coloro che desiderano vivere un’esperienza sensoriale unica. Non si tratta semplicemente di osservare opere d’arte, ma di immergersi in una riflessione profonda sulla natura, sulla vita e sulla trasformazione. La maestria dell’artista nel maneggiare la carta come un materiale che, pur nella sua fragilità, racconta storie di bellezza e di metamorfosi è straordinaria.

Inoltre, la cornice storica del Santa Maria della Scala offre un’atmosfera ideale per ospitare questa mostra. Il museo, con la sua storia e il suo legame con la cultura senese, aggiunge un ulteriore valore a un’esperienza già ricca di significato. Se vi trovate a Siena, non perdere l’occasione di visitare la mostra e di approfittare della possibilità di partecipare a eventi speciali, come incontri con l’artista o approfondimenti tematici.

In conclusione, “Il Giardino di Carta” è molto più di una semplice esposizione d’arte. È un viaggio sensoriale che esplora la bellezza e la fragilità della natura, un’opportunità per riflettere sul nostro rapporto con l’ambiente, e una scoperta della forza trasformativa dell’arte. Non lasciatevelo sfuggire!

Dettagli della Mostra:

GIARDINO DI CARTA. Il filo e il segno: assemblaggi, innesti, libri-diario
Dal 15 febbraio all’8 giugno 2025
Santa Maria della Scala, Siena
Curata da Beatrice Pulcinelli
In collaborazione con l’Archivio di Stato di Siena